Quanto manca alla fine del campionato d’Eccellenza? Undici giornate, secondo il calendario federale, un paio, in realtà, seguendo la logica. Il Trento è inarrestabile, una “macchina da guerra” che non conosce soste. Quella contro il San Giorgio poteva essere una sfida insidiosa per la capolista d’Eccellenza? Anche no: il 5 a 0 finale rispecchia fedelmente quanto visto in campo con Conci, tripletta, e il bomber Gherardi, altri due gol (e sono 24 in 18 presenze) a “matare” la malcapitata formazione altoatesina, scesa al “Briamasco”, tra l’altro, senza Albanese, Pipperger, Ritsch e Orfanello. Tra due settimane il Trento ospiterà il Bozner: in caso di successo dei gialloblù il campionato d’Eccellenza sarà “morto”. Anzi sepolto. La partita prende immediatamente una “piega” ben precisa con il Trento che si trasferisce, armi e bagagli, nella metà campo del San Giorgio sin dal primo secondo di gioco. In sostanza si assiste ad un match a “porta romana”. Al 10′ lancio dalle retrovie per Conci che arriva a tu per tu con Negri e, incredibilmente, lo “grazia”, calciando a lato da dieci metri. Casagrande fa ancora peggio otto minuti dopo, “ciabattando” a lato dal limite dell’area piccola al termine di un perfetto schema su calcio piazzato. Di Fusco spedisce alto al minuto 23 e, sul ribaltamento di fronte, si vede anche e finalmente il San Giorgio con un tiro di Schwingshackl, deviato in corner da Casagrande. Il classico “fuoco di paglia”, perché il monologo degli aquilotti riprende subito: al 27′ il destro a giro di Boldini fa la barba al palo a portiere battuto, mentre al 34′ l’estremo difensore del San Giorgio devia sul palo il colpo di testa di Brusco e poi Conci non trova il tap in. L’azione prosegue e Negri è bravo ad alzare oltre la traversa l’incornata, la seconda, di Brusco. Passano centoventi secondi e il Trento passa. Il copione è quello visto tantissime volte in stagione: traversone dalla sinistra di Di Fusco per la testa di Gherardi che incorna di precisione sul palo lungo. Il San Giorgio non reagisce e, in pieno recupero, il traversone di Conci raggiunge sul secondo palo Brusco, che controlla e batte a rete con il palo che dice “no” all’ex giocatore dell’Alense. Nella ripresa la squadra di Manfioletti alza ulteriormente i giri del motore e per gli altoatesini sono dolori: la difesa salva in extremis su Conci (51′), ma al decimo giro di lancette il raddoppio è servito: Appiah se ne va a destra e calcia a rete, Negri respinge in qualche modo ma Conci inizia il suo personalissimo show, appoggiando in rete da pochi passi. Il Trento, però, non è sazio e decide di non fare alcun sconto al San Giorgio. Nell’ultimo quarto d’ora “grandina” sulla formazione altoatesina: al 78′ Bentivoglio crossa (con il mancino) dalla destra, Conci è splendido nel taglio e nel colpo di testa sul palo “lungo” che vale il tre a zero. Gherardi non vuole essere da meno rispetto al compago di reparto e, ispirato dall’ennesimo traversone chirurgico di Di Fusco incorna in rete la quarta marcatura aquilotta. Poi ci si mette anche Brugger: retropassaggio “letto” da Conci, che salta Negri e cala la “manita”. Che altro dire? Nulla: per la serie D è solo questione di tempo.
(Daniele Loss, Alto Adige 20.02.2017)
Trient – ASC St. Georgen 5:0 |
Gherardi 35’ p.t., Conci (T) 10’ e 34 s.t., Gherardi 37’ s.t., Conci (T) 41’ s.t. |