12. maggio 2019
Un pareggio non basta e il sogno pusterese termina qui. Il San Giorgio è così costretto a riaprire gli occhi, perché il pareggio rimediato nel bellunese di fatto condanna i rossoneri alla retrocessione. Termina 1-1 la sfida “playout” al Polisportivo di Belluno, dopo ben 120 minuti giocati. Le due squadre infatti terminano il tempo regolamentare in parità, prolungando la sfida ai supplementari. Una sfida bella e combattuta, che nessuna delle due compagini vuole concedere alla rivale. Il regolamento però è chiaro, sorride alla squadra di casa e stabilisce che, in caso di pareggio, a mantenere la categoria sia la squadra meglio piazzatasi in campionato. E dunque la formazione veneta.
La partita inizia in salita per gli Jergina e, dopo appena una manciata di minuti, il risultato vede la squadra gialloblù già avanti nel punteggio. La squadra di Morini però non si lascia abbattere facilmente, poiché giunta in Veneto con l’ obiettivo di vincere, l’unico a disposizione.
Dopo un quarto d’ora dalla rete di Quarzago, arriva la risposta pusterese di Colosio. Il gol del numero 21 rossonero permette così al San Giorgio di riafferrare la presa. La partita però non cambia la propria fisionomia, con occasioni da gol su ambo le parti del campo, ma senza una risposta concreta.
Il Belluno, consapevole dell’utilità del pareggio, difende il risultato senza pretendere troppo, mentre gli ospiti continuano ad inseguire il sogno mostrandosi comunque all’altezza di questa categoria. Il tempo scorre velocemente e, al termine dei 90 minuti, le squadre non hanno più trovato il fondo della porta.
Chance supplementari.
Le speranze rossonere si racchiudono nell’ultima mezz’ora dei supplementari: la voglia di vincere è tanta, ma il punteggio non si sblocca. Di conseguenza, voglia la sfortuna o voglia la bravura avversaria, al triplice fischio la sfida finisce sull’ 1 a 1. Niente calci di rigore e quindi retrocessione per gli altoatesini.
Orgoglio.
Dunque, con questo pareggio, si conclude la terza stagione in Serie D nella storia del San Giorgio. Già questo è motivo di orgoglio per gli Jergina, i quali mai avrebbero pensato all’inizio della scorsa stagione di ottenere una promozione nella quarta serie dilettantistica. Aver poi disputato il campionato in questa maniera, collezionando 36 punti e tenendo aperta la speranza salvezza fino all’ultimo, non può che scaldare il cuore di tutti all’interno di quel paesino della Val Pusteria. Nello sport si affrontano vittorie e sconfitte ed anche quella di ieri contro il Belluno viene affrontata dai pusteresi con lo stesso atteggiamento di sempre, con la consapevolezza di averci provato fino in fondo. A San Giorgio non cambierà giocare in Serie D oppure in Eccellenza: l’entusiasmo, la dedizione, la voglia di emergere infatti saranno sempre presenti.